Due amici facevano lo stesso viaggio
Cercando di farsi coraggio
Perché si sa più piacevole è il cammino
Se un amico ti è vicino.
Viaggiavano felici e spensierati
Quando un orso li lasciò terrorizzati
Comparendogli davanti minaccioso
Con zampe sollevate e sguardo iroso.
Uno dei due scappò sull’albero vicino
Lasciando a terra l’altro, poverino
Che si butto’ a terra sprovveduto
Fingendosi morto oppure svenuto
L’annuso’ un pochino l’animale
E pensando che stesse proprio male
oppure fosse morto addirittura
Lasciò in pace quella creatura!
Scese dall’albero l’amico pauroso
E di conoscere l’accaduto desideroso
Chiese al compagno cosa l’orso avesse detto
Quando si era avvicinato col suo musetto
Rispose allora l’altro lesto
“Ha detto che il viaggio può diventare funesto
Meglio soli che in compagnia
Di chi nel pericolo fugge via!”
(Monica)
Chi nel bisogno ti abbandona sicuro non è una buona persona, di un amico addirittura che ti lascia per paura puoi davvero starne senza, merita solo indifferenza
Carissima,
la paura fa 90.
E’ vero che chi ti lascia solo non è un grande amico, però si devono considerare le circostanze. Ci sono infatti caratteri temerari, impavidi e viceversa tipi molto pavidi, per cui, possiamo riconoscere, per questi, le attenuanti; ne converresti anche tu, nella tua veste, cara Monica.
Torno comunque alla filastrocca, che invece vuole significare un concetto piuttosto evidente e cioè, il vecchio proverbio : “meglio soli che male accompagnati”.
Ecco, nel caso dell’orso, possiamo dire che, dei due amici, uno non lo era mica tanto!
Grazie per la bella foto ( quell’orso ha sembra buono) e grazie della tua amicizia
Un bacione sma@ckkete
Buona seratissima
Buona notte Monica
Hai raccontato una bella fiaba dove l’orso si mostra più saggio di alcuni compagni che si possono trovare, nel viaggio della vita.
Una bella fiaba, complimenti
Una più bella dell’altrà :-)))
Notte :DD