Il filo di Arianna

Viveva a Creta una strana creatura
Solo a nominarla metteva paura
Con testa taurina e corpo umano
Era un mostro assai strano:
ogni anno Atene gli mandava
24 fanciulli di cui si cibava.
Minotauro era il suo nome
Ma ben presto fu sconfitto vuoi sapere come?
una volta da Atene venne inviato
Come cibo per il Minotauro affamato
Teseo, un giovane valoroso
Che sconfisse quel mostro spaventoso!
Arianna, del re figlia coraggiosa
lo aiutò nell’impresa famosa
Il Minotauro era infatti imprigionato
In quel labirinto che Dedalo aveva ideato
E da cui nessuno era mai scappato
Invano l’uscita ciascuno aveva cercato!
La fanciulla un gomitolo a Teseo consegno’
Camminando nel Labirinto quello lo srotolò
Arrivato al cospetto del mostro deforme
Lo affrontò in un duello con audacia enorme
E Avendo al Minotauro tolto la vita
Grazie al filo trovò l’uscita.
È così che Creta fu liberata
Dalla più terribile creatura mai incontrata!

 

(Monica)

Pubblicato da dilloconunarima

Sono Monica, 37 anni, fiorentina, fiera ed innamorata della città del giglio. Amo tutto ciò che è fantasia e creatività. Adoro Walt Disney, Tolkien, Pollman e (come non farlo) Rowling. Ma sopra ogni cosa scrivo, scrivo filastrocche in rima, e lo faccio con così tanto amore che mi sono chiesta: "perché non scrivere un intero libro in rima?". Per il momento lascio il mio sogno nel cassetto, ma cercherò di rallegrarvi con i miei pensieri in rima quotidiani. Ben presto Vi farò conoscere Fiorenzo. Vi piacerà. Ne sono certa. ;)

2 Risposte a “Il filo di Arianna”

  1. Cao Monica
    Che bella storia questa.
    Come tutte le tue filastrocche

    Ecco da dove arriva il detto: “non perdere il filo” dell’argomento !
    Da Teseo ed Arianna.

    Grazie per questa fantastica filastrocca.

    Un abbraccio con tanta simpatia, dolce Monica :-DDD
    Buona giornata

  2. Buona serata Monica
    bellissima la storia di Teseo e di Arianna, una filastrocca che va ad abbellire il tuo sempre piu’ splendido blog.
    Grazie per le tue fiabe, vedo gli occhi di tanti bambini, estereffatti, che ti ascoltano in silenzio.
    Brava Monica :-)))))

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