La fata maldestra

C’era una volta tanto tempo fa  

una fatina, che regalava felicità,  

Ma accadde un giorno tristemente 

Che ogni bimbo crebbe improvvisamente 

E della fata in un baleno si dimenticò

Perché la fantasia  alla razionalità il posto lasciò.

La  fata, allora , quella matta,  

Non arrendendosi alla disfatta,  

Cercò di risvegliare la fantasia 

ma fu in realtà solo una pazzia: 

perché impose la sua presenza 

a chi voleva solo starne senza!

Nessuno ora sente più la sua mancanza,  

Forse solo chi nella sua stanza, 

Ha ancora un cassetto pieno di desideri 

Sperando che un giorno diventino veri;

Così ogni notte, in silenzio, guarda una stella 

E ammirandola per quanto è bella,

Cerca fiducioso la fata maldestra,

appoggiato al davanzale della finestra 

E se per caso brillerà una luce nuova,

Sarà la speranza che si rinnova 

Perché quel bimbo in cuor suo saprà 

Che la fata da lontano lo veglierà! 

(Monica)


Pubblicato da dilloconunarima

Sono Monica, 37 anni, fiorentina, fiera ed innamorata della città del giglio. Amo tutto ciò che è fantasia e creatività. Adoro Walt Disney, Tolkien, Pollman e (come non farlo) Rowling. Ma sopra ogni cosa scrivo, scrivo filastrocche in rima, e lo faccio con così tanto amore che mi sono chiesta: "perché non scrivere un intero libro in rima?". Per il momento lascio il mio sogno nel cassetto, ma cercherò di rallegrarvi con i miei pensieri in rima quotidiani. Ben presto Vi farò conoscere Fiorenzo. Vi piacerà. Ne sono certa. ;)

Una risposta a “La fata maldestra”

  1. La mia fatina non lascerò,
    dentro il cassetto di un comodino,
    voglio svegliarmi presto al mattino,
    con la fatina sul mio cuoricino

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