Viveva tanto tempo fa
Un giovane di grande beltà
Narciso era il suo nome
Dalle dorate chiome,
Gli occhi splendenti come gemme preziose,
Labbra rosa e carnose.
Ma ahimè il ragazzo aveva un difetto
Non riusciva a provare alcun affetto
E le tante fanciulle di lui innamorate
Venivano da Narciso malamente allontanate
Finché un giorno Nemesi, della giustizia dea intransigente,
Volle punire quel ragazzo indifferente:
Quando il giovane nell’acqua si specchiò
Della sua immagine si innamorò
E desideroso di toccarla
Allungò la mano cercando di sfiorarla.
Nel far ciò però fu assai maldestro
E quello fu per lui un giorno funesto
dall’argine infatti scivolo’ nel torrente
E di lui non rimase più niente.
Di li a poco in quel luogo spuntò un fiore
Che Narciso è chiamato in suo onore!
(Monica)
Ciao Monica,
mi hai ricordato un bellissimo racconto che spiega l’origine del narcisismo, che è l’essere innamorati di sé stessi, al punto da ritenersi i migliori, i più bravi, i più belli.
Grande fu il castigo per Narciso, che lasciò la vita dentro quel torrente!
La morale che si vuole spiegare è che si deve essere modesti, altrimenti si finisce per perdere tutto, anche la vita.
Mai dire io, io io, come se fossimo i più bravi, sempre si deve, al prossimo, porre attenzione e la giusta considerazione per sé stessi.
Un buon pomeriggio cara Monica, un abbraccio (*__*)
Ma che bello quello che ai scritto Monica .. Bravaaaa
Fantastico questo fiore. È sempre bello regalare dei narcisi, indipendentemwnte dalla storia, il fiore esprime tutta la sua bellezza e purezza. Anzi ne è quasi il simbolo insieme al giglio.
Perchè, di una cosa siamo certi,
con tutti i suoi rifiuti, alle belle famciulle, Narciso è rimasto un puro, se non per via di quel suo peccato di piacersi troppo.
Buona notte Monica
Buon riposo e sogni di stelle