Un tempo un pipistrello piccoletto
Cadde per terra poveretto
Lo trovò una donnola affamata
E già pensava alla cena prelibata,
Ma il Pipistrello la supplicò di non mangiarlo
E la donnola spiego’ che doveva farlo
Perché tutti i volatili odiava
Per questo lo divorava!
Rispose allora il piccolo animale
“Ti prego! Non farmi del male!
Un uccello non sono credi a me
Ma un topo lo vedi anche da te”
Così ebbe salva la vita
ma la sua storia non era ancora finita.
Cadde infatti di nuovo lo sciagurato
E un altra donnola pensò“che cibo prelibato!”
Di nuovo il pipistrello supplicò
“Non mi mangiare ti prego! proprio no”
La donnola rispose frettolosa
“Odio i topi e ne sono assai golosa”
Il pipistrello molto intelligente
“Sono un uccello!” Esclamò sorridente!”
La donnola credette a quell’ affermazione
E lasciò libero il pipistrello burlone
Che così facendo ha dimostrato
Che l’espediente alle circostanze va adattato!
(Monica)
Una fiaba nuova di zecca e come dice il motto dei marines : “adattarsi improvvisare raggiungere lo scopo”.
Il pipistrello piccolino ha mostrato una grande dose di spirito, perchè in entrambe le circostanze ha saputo rimanere calmo ed essere pronto nel rispondere. Un esempio di scalttezza
(del topino), ma anche di stupifità dellle due donnole..
Così e ill.modo “se vi è o se vi pare”!
.
Buon pomerigg9io Monica
Il pipistrellino si é salvato con un pizzico di spirito reattivo..
Insegna a tutti che si deve essere buoni ma non fessi.
Candidi come colombe ed astuti come serpenti.
Brava Monica per la tua storia proprio bella
Un bacio di buona notte (☆_☆)
A domani