il lupo e l’agnello

Un lupo ed un agnello
Assetati bevevano allo stesso ruscello
Più in alto il lupo si fermò
E vedendo l’agnello subito pensò
Che un pranzo prelibato
Di lì a poco avrebbe gustato.
Cercò quindi un pretesto per litigare
E così si mise a parlare:
“Perché, dimmi, stai intorbidendo
L’acqua che io sto bevendo?”
L’agnello pieno di timore
Cercò di replicare a quel predatore:
“Come posso fare ciò che tu lamenti?
L’acqua scorre prima tra i tuoi denti”
Il lupo sconfitto dall’evidenza
Di quel pranzo non voleva far senza
E così più non esito’
Apri’ la bocca e l’agnello si mangiò.
Questa favola insegna ai prepotenti
Che cercano giustificazioni per esser contenti,
Che il male non ha spiegazione
è sempre e solo una cattiva azione!

(Monica)

Pubblicato da dilloconunarima

Sono Monica, 37 anni, fiorentina, fiera ed innamorata della città del giglio. Amo tutto ciò che è fantasia e creatività. Adoro Walt Disney, Tolkien, Pollman e (come non farlo) Rowling. Ma sopra ogni cosa scrivo, scrivo filastrocche in rima, e lo faccio con così tanto amore che mi sono chiesta: "perché non scrivere un intero libro in rima?". Per il momento lascio il mio sogno nel cassetto, ma cercherò di rallegrarvi con i miei pensieri in rima quotidiani. Ben presto Vi farò conoscere Fiorenzo. Vi piacerà. Ne sono certa. ;)

2 Risposte a “il lupo e l’agnello”

  1. Questa favola, che hai raccontato con tanta cura, mostra che non c’è difesa che valga contro chi ha deciso di fare un torto.
    Chi decide di fare del male, lo fa comunque, anche se ha contro di sè dozzine di spiegazioni.
    Non è possibile fare desistere il malvagio, neppure con gli argomenti più giusti.

    Una buona domenica, colma di serentà, cara Monica

  2. E’ la storia del prepotente che approfitta del più debole e pensa solo ai suoi interessi; è la storia del mondo, della vita, quella quotidiana dove l’egoismo trionfa, dove l’approfittarsi è un modo consueto di vivere, dove il più debole è un babbeo ed il prepotente un furbo.
    I lupi sono ovunque, troppi, con un’indole disonesta.
    E’ una storia triste, rivela tutta la piccolezza dell’umanità.
    Povero agnello, costretto a subire ingiustizie e torti senza difesa, costretto ad essere cibo della malvagità.
    Non resta, all’agnellino, che rintanarsi e chiudersi in un recinto dove nessuno possa entrare, perchè ogni apertura potrebbe rivelare un agguato.
    Chiudersi, invece che aprirsi, è l’ultima difesa. La più triste ma la più vera.

    Buona serata carissima Monica
    tante cose buone amica mia ^____^,
    che i lupi stiano sempre lontano da te.

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