Zeus, sovrano degli dei non molto retto,
Volle fare agli uomini un dispetto.
Ordinò, quindi, al Dio Vulcano,
Fabbro dall’abile mano,
Di applicarsi affinché desse vita
Ad una fanciulla di bellezza infinita.
Pandora di nome le fu dato
Che” tutti i doni” ha come significato,
Poiché si narra che ogni divinità
Le regalò una qualità.
Ma ahime Zeus dispettoso,
Donò a Pandora un vaso prezioso,
Pregandola di non aprirlo,
bensì sigillato custodirlo,
Ma la fanciulla vinta dalla curiosità
Aprì il vaso e con gran velocità,
Tutti i mali ne uscirono fuori
Oscurando del mondo i colori.
La cattiveria del dio non fu, però, di grande entità
Perché seppur dei mali è tanta la quantità
C’è qualcosa che li fa sopportare
E col sorriso la vita fa continuare:
nel vaso, infatti, in un angolo nascosto,
un dono straordinario è riposto:
la speranza che un giorno chissà
tutto questo male se ne andrà
ed i colori riempiranno il mondo
unendo gli uomini in un bel girotondo!
(Monica)
Oh che viaggio nella storia a legger la tua rima c’è sempre gioia. Di Pandora hai parlato e ne son rimasto affascinato.
Buona domenica questa sia che tua abbia giusta compagnia.
Grazie Monica Giuseppe
Ma che bello Monica ogni volta che ti leggo la mia immaginazione rivede quello che tu narri, e viaggio nella fantasia di essere li ne tuo racconto e alla fine sempre mi dai quell’ emozione dentro l’ Animo va… ..
Oggi è domenica, mi sono perso il verso. Proprio non ci ho pensato. Un pò di cose per la testa fanno subito perdere il racconto ma poi si torna ancora sui passi che sono sempre stati lieti.
Buona domenica notte, Monica, ed auguri ancora per il tuo Santo.
Tanti sogni belli ed una eccellente settimana.
Che la speranza non sia vana.