L’avidità del Re Mida

Viveva in Grecia in un tempo lontano
Una creatura dall’aspetto assai strano
Satiro il suo comune nome,
Metà uomo e metà caprone!
Sileno più precisamente
Del Dio Dionisio maestro sapiente!
Accadde un giorno che il satiro caro
Si perse nel giardino di Mida, un re avaro
Che nella sua reggia lo ospito cordialmente
Perché con i suoi canti rallegrava la sua mente
Ma dopo dieci giorni il Re Mida si stufo’
E il povero satiro a Dionisio riportò!
Il Dio felice di riavere il maestro
Volle premiare quel re onesto
Che preso però da grande avidità
Non capi’ la pericolosità
Della sua triste richiesta
Che si rivelò assai funesta!
Perché Mida chiese avidamente
Che al suo tocco tutto diventasse oro immediatamente!
Ahimè lo sciagurato
Non aveva affatto pensato
Che anche il cibo si tocca
Per esser portato alla bocca
È così per le troppe brame
Il Re Mida stava per morir di fame
Come il proverbio insistite col ricordare:
Chi troppo vuole nulla potrà conquistare!

(Monica)

 

Pubblicato da dilloconunarima

Sono Monica, 37 anni, fiorentina, fiera ed innamorata della città del giglio. Amo tutto ciò che è fantasia e creatività. Adoro Walt Disney, Tolkien, Pollman e (come non farlo) Rowling. Ma sopra ogni cosa scrivo, scrivo filastrocche in rima, e lo faccio con così tanto amore che mi sono chiesta: "perché non scrivere un intero libro in rima?". Per il momento lascio il mio sogno nel cassetto, ma cercherò di rallegrarvi con i miei pensieri in rima quotidiani. Ben presto Vi farò conoscere Fiorenzo. Vi piacerà. Ne sono certa. ;)

6 Risposte a “L’avidità del Re Mida”

  1. Che bella la storia, che mi hai raccontato, che insegna ad essere più moderato ed a non a volere tutto per sè, ma a regalare un pochino anche a te.
    E mentre seduta, in attesa di andare, per breve vacanza, un sogno ti mando, che con tutto il cuore vorrei realizzare:
    che un giorno tu fossi, qui insieme a me, per godere delle cose meglio di un RE.

    Un abbraccio Momo
    Tua Marta

  2. Oggi mi va di toccare con le mani
    un sentimento che mai ci allontani
    e se non luccica non è importante
    basta che riempia i miei giorni con te,
    che con letizia e ricca perizia
    scrivi le rime baciate da Re
    e mi dai gioia tanto calore,
    più io ti leggo sei come il sole.

    Questa è la storia della morale
    per chi la vuole
    con amore abbracciare,
    senza egoismi senza viltà

    Un caro abbraccio
    Buon fine settimana Monica

  3. Non è l’oro che serve per esser felici, nemmeno tesori regni ed allori ma aver amici fidati con cui passare momenti spensierati, buon venerdì e buona serata

  4. Buon fine settimana a te che ogni giorno ci rammenti i principi della vita
    Che le tua mani possano regalare gioia ed amore a tutto ciò che tocchi
    Tanta felicità per i tuoi cari.

  5. Anche l’oro, come tutte le cose, va usato con parsimonia.
    La felicità non è nella richezza ma nel saperla gustare con l’anima in grazia di Dio.
    Buona notte :-)))

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